Ecologia · 31 marzo 2007 0

Risparmiare energia vuol dire risparmiare la Terra

Risparmiare energia vuol dire risparmiare le risorse della Terra. E la Terra che i nostri figli riceveranno sarà tanto migliore quanto meglio l’avremo tenuta noi. Siccome le risorse energetiche del nostro pianeta non sono infinite dobbiamo imparare ad usare meglio ciò che la Terra ci mette a disposizione ma, soprattutto, a pensare al futuro.

Un piccolo sacrificio da parte di tutti permetterà a tutti di poter godere delle risorse energetiche. Inoltre, e questo non guasta mai, consumando meno energia si ridurrà anche il costo della bolletta elettrica, a tutto vantaggio dell’economia domestica.

Ma come possiamo risparmiare energia e risorse? Innanzi tutto con piccoli gesti ma che portano grandi benefici:

  • Ridurre il consumo di acqua:
    • chiudere il rubinetto mentre ci laviamo i denti ed aprirlo solo quando dobbiamo sciacquarci la bocca o lo spazzolino;
    • usare la doccia invece della vasca; se si ha solo quest’ultima, evitare di riempirla;
    • utilizzare la lavastoviglie per lavare le stoviglie: un lavaggio a mano comporta un consumo di acqua superiore ai 20 litri mentre con la lavastoviglie se ne consuma circa un terzo.
  • Ridurre il consumo di energia elettrica:
    • installare lampadine a risparmio energetico al posto delle convenzionali lampadine ad incandescenza: una lampadina a risparmio energetico produce a parità di potenza consumata fino ad 8 volte il quantitativo di luce di una lampadina tradizionale. Questo significa che per sostituire una lampadina ad incandescenza da 100 Watt ne basta una a risparmio energetico da 20 W. Inoltre, la vità media di queste ultime è in genere da 6 a 12 volte più lunga di quella delle lampadine classiche (1000 ore) per cui il maggior costo iniziale si ammortizza già dopo alcune migliaia di ore di funzionamento;
    • ricordarsi di spegnere le luci quando si esce da una stanza: è inutile lasciare le luci accese se la nostra assenza si prolunga per più di qualche minuto;
    • scegliere elettrodomestici di classe energetica A o superiore: tutti gli elettrodomestici per la casa (lavastoviglie, frigoriferi, lavatrici ecc..) messi in commercio sono contraddistinti da un’etichetta che indica il consumo di energia elettrica su una scala letterale che va dalla lettera “G” (con il consumo più alto) alla lettera “A” (con il consumo più basso). Per alcuni elettrodomestici (ad esempio i frigoriferi, esistono 2 ulteriori classi, A+ e A++, dai consumi ancor più ridotti). Ad un maggior costo iniziale si contrappone un maggior risparmio diluito nel tempo: ad esempio, un frigorifero di classe A consuma mediamente in un anno un quantitativo di energia elettrica che è del 65% inferiore a quello di un pari prodotto realizzato però in classe energetica “G”;
    • se si utilizza un impianto di condizionamento, d’estate evitare di impostarlo ad una temperatura troppo bassa rispetto a quella esterna: se all’aperto si hanno 30°, già con 25-26° (contro i 20° che molti preferiscono…) si ha una notevole sensazione di freschezza, dato che il condizionatore non solo raffredda l’aria ma la deumidifica: e l’umidità è proprio il fattore responsabile della sensazione di “afa” che ci coglie nei pomeriggi estivi più assolati e con assenza di vento;
    • scegliere con oculatezza l’illuminazione domestica: un lampadario con 5 lampadine da 20 Watt l’una produce meno luce di ua singola lampadina da 100 Watt;
    • quando si utilizza la lavastoviglie, mandarla sempre a pieno carico ed impostare il programma più adeguato al tipo di sporco da trattare. Evitare, se non necessario, un lavaggio con una temperatura molto alta: il consumo energetico sarà notevolmente inferiore (la lavastoviglie scalda l’acqua usando energia elettrica). Molti apparecchi hanno poi un apposito ciclo di lavaggio definito “economy”, con un consumo di energia ridotto proprio grazie ad una temperatura di lavaggio scelta ad hoc (in genere sui 55°C);
    • evitare di utilizzare la lavatrice con temperature molto alte: oltre a danneggiare i tessuti, è difficile che abbiate bisogno di un lavaggio ad 85 o 90°C;
  • Ridurre il consumo di gas:
    • evitare di aprire l’acqua calda solo per pochi secondi: per lavarsi le mani od i denti, ad esempio, l’avere circa mezzo litro d’acqua calda significa d’inverno averne fatta scorrere notevolmente di più in attesa che la caldaia (che nel frattempo sta consumando gas per riscaldarla) ve l’abbia fatta arrivare alla temperatura voluta;
    • utilizzare i coperchi durante la cottura dei cibi: i cibi cuoceranno prima e più uniformemente e, conseguentemente, il consumo di gas sarà inferiore;
    • d’inverno tenete il termostato del riscaldamento a circa 18-19°C per avere un buon confort termico ed evitare problemi alla salute con temperature superiori ai 20°C (oltretutto questo limite è anche quello stabilito dalla legge): oltre tale soglia, infatti, il corpo umano si abitua ad una temperatura di tipo primaverile/estiva ed il rischio di ammalarsi uscendo per un eccessivo sbalzo termico aumenta considerevolmente. Inoltre, per ogni grado di temperatua in più il consumo aumenta mediamente del 6%, per cui oltre che dannosa per la salute tale pratica diventa sconveniente per il portafogli;
    • non coprire i termosifoni con indumenti od altro;
    • controllare che porte e finestre abbiano una buona tenuta in modo da evitare dispersione di calore;
  • Ridurre il consumo di carburante:
    • qualunque motore di automobile consuma in base alla potenza che deve erogare: quindi, evitiamo di accelerare inutilmente (ad esempio se siamo in fila e ci dobbiamo spostare di pochi metri, non affondiamo sul pedale del gas);
    • utilizzare la marcia più adeguata alla velocità dell’auto: il motore rende meglio (e quindi consuma meno) al regime di coppia massima, per cui non utilizziamo la 5a marcia a bassa velocità né sforziamo al limitatore le marce basse;
    • su percorsi extraurbani viaggiare in 5a marcia a velocità comprese fra i 60 e gli 80 Km/h permette di ottenere il massimo risparmio di carburante;
    • d’inverno, non aspettiamo al minimo per riscaldare il motore: questo si riscalda prima e meglio se partiamo subito e teniamo per i primi chilometri un’andatura tranquilla, senza sforzare il motore finché la temperatura non ha raggiunto un valore accettabile.

Questi sono solo alcuni dei sistemi per ottimizzare i consumi: chiunque, con un pò di logica e ragionamento, può trovarne altri. Ad esempio, chi possiede un computer imposti la modalità di risparmio energetica in modo tale che il monitor e l’hard disk vengano spenti dopo alcuni minuti di inattività del computer.

Infine, a chi ha a cuore il nostro pianeta e le sue risorse dico: consumiamo meno e consumiamo meglio.