Informazione / Varie · 9 agosto 2008 0

63 anni fa la bomba atomica di Nagasaki

Tre giorni dopo l’attacco ad Hiroshima, il comando militare americano ordinò il bombardamento di un’altra città giapponese, Kokura.

La mattina del 9 agosto, il bombardiere Bockscar, omologo del B-29 denominato Enola Gay che sganciò la bomba su Hiroshima, partì alla volta della città giapponese. Ma banchi nuvolosi oscurarono la visuale al pilota che, dopo 3 tornate sulla città, decise di ripiegare sull’obiettivo secondario, la città di Nagasaki.

Alle 11:02 il bombardiere sganciò sulla città la seconda bomba atomica della storia, denominata Fat Man (qui sotto):

Fat Man era differente da Little Boy: conteneva infatti circa 6,4 kg di Plutonio-239 contro i 60 Kg di Uranio-235 dell’altra. L’utilizzo del plutonio generò un’esplosione di potenza doppia rispetto a quella di Little Boy ed equivalente alla deflagrazione di 25.000 tonnellate di tritolo, creando un fungo atomico alto fino a 18 Km (vedi foto):

La bomba venne sganciata sulla zona industriale della città ed esplose a circa 470 metri d’altezza vicino a delle fabbriche d’armi, a quasi 4 km di distanza da dove inizialmente previsto. Questo “sbaglio” salvò gran parte della città, che rimase infatti protetta dalle colline circostanti l’area del bersaglio.

Tuttavia il computo delle vittime fu lo stesso drammaticamente elevato: secondo le stime, circa 40.000 dei 240.000 abitanti di Nagasaki morirono all’istante, e oltre 55.000 rimasero feriti, senza contare le persone morte nei mesi susseguenti l’esplosione a causa della ricaduta radioattiva.