Computer / Programmazione · 3 maggio 2008 0

Il BASIC compie 44 anni

Narra la “leggenda” che alle ore 4:00 circa del 1° Maggio 1964 fu eseguito il primo programma scritto in BASIC, un nuovo linguaggio di programmazione sviluppato all’Università di DartMouth (USA). I suoi creatori furono i professori John George Kemeny e Thomas Eugene Kurtzper, visibili nella foto sottostante:

John G. Kemeny e Thomas E. Kurtz in una foto dell\'epoca

Nonostante la sua veneranda età il BASIC, acronimo di Beginner’s All purpose Symbolic Instruction Code (“Codice di istruzioni simboliche di uso generale per principianti”), è ancora il più noto (e forse il più usato) linguaggio di programmazione per computer. Sviluppato inizialmente per il calcolatore GE-265, il linguaggio era basato parzialmente sul Fortran II e sull’Algol 60. Il BASIC come lo intesero i suoi sviluppatori (indicato come Dartmouth BASIC) era basato su alcuni principi: doveva essere facile da imparare, doveva essere un linguaggio di uso generale, doveva essere interattivo, doveva fornire facili messaggi di errore, doveva essere usabile anche da esperti tramite caratteristiche avanzate, non doveva richiedere la conoscenza dell’hardware e doveva “isolare” l’utente dal sistema operativo.

Grazie al fatto che non era legato all’hardware della macchina su cui fu sviluppato, il BASIC si diffuse rapidamente anche su altri computer. Nato come linguaggio compilato, ne furono rilasciate versioni anche interpretate: alcune di queste ultime riscossero nel tempo molta fortuna e godettero di tantissima notorietà. Una delle più famose versioni fu sviluppata da Bill Gates, Paul Allenn e Monte Davidoff per i computer Altair 8800 nel 1975: l’AltairBASIC, nato da una sfida personale dello stesso Gates che voleva riuscire a far girare su quella macchina dotata di pochissima memoria un interprete BASIC, occupava solo 4 KB.

Dall’AltairBASIC nacque il BASIC che accompagnò il sistema operativo MS-DOS della neonata Microsoft, il GW-BASIC. Negli anni dei primi microcomputers domestici, ogni costruttore (Commodore, Spectrum, MSX, Atari ecc..) integrava nel firmware dei suoi prodotti un interprete BASIC.

A metà anni ’80 la diffusione dei personal computer basati sul DOS portò ad una paritaria diffusione del GW-BASIC e del suo equivalente BASICA, una versione modificata da IBM del GW-BASIC ed integrato nel suo PC-DOS. Ma il GW-BASIC soffrira sotto il lato prestazionale, essendo un linguaggio interpretato, ed il successo di linguaggi compilati come il Pascal ed il Cobol spinse i sostenitori del BASIC a ritornare alle origini, ripresentando versioni compilate del linguaggio, come il QuickBASIC di Microsoft, o il TurboBASIC di Borland.

Negli anni ’90 il BASIC si è evoluto come linguaggio strutturato orientato agli oggetti, dando come risultato ambienti di sviluppo quali il Visual Basic, forse il più diffuso ambiente di sviluppo per sistemi Microsoft, il RealBasic, multipiattaforma, ed il Gambas, che delizia gli utenti dei sistemi Linux.